Una realtà
che rappresenta
1.500 aziende
e 26 categorie
nell'ambito produttivo, manifatturiero e dei servizi Confartigianato isontino: una grande risorsa del territorio
una GRANDE SQUADRA

scarica l'ultimo numero di Informaimpresa

Scarica l'ultimo numero per essere sempre aggiornato
Archivio arretrati

Artigiani, prezzi più bassi per aiutare le famiglie


Le iniziative anti-crisi a sostegno delle imprese e dei privati in difficoltà. Fondo di rotazione e, d’intesa con il Comune, arriva la “tariffazione solidale”

 
 
Email
 
di Piero Tallandini

 

GORIZIA. Artigiani e imprese provano a reggere ai colpi della crisi dopo una prima metà del 2012 contraddittoria: un semestre caratterizzato da un peggioramento della situazione legato a Imu e riduzione delle commesse che vede le aziende della provincia di Gorizia più in difficoltà (a differenza dei segnali di ripresa che arrivano da realtà vicine, come quelle triestina e pordenonese), ma anche da una tenuta superiore alle aspettative per alcuni settori come il metalmeccanico.

A fare da “capofila” per portare il territorio isontino fuori dal tunnel è in questo momento soprattutto la Confartigianato, che lancia uno fondo di rotazione per facilitare l’accesso al credito - uno dei grandi problemi in questa fase congiunturale - e nel contempo punta a calmierare le spese per l’energia, aumentare le sinergie con le istituzioni e cercare nuove strade come la “tariffazione solidale”: un’iniziativa in collaborazione con il Comune di Gorizia grazie alla quale artigiani, elettricisti, idraulici e manutentori accetteranno di garantire ai clienti tariffe calmierate.

«Stiamo entrando in una fase decisiva. Ancora non si vede la fine del tunnel della crisi, ma sarà fondamentale per tutte le imprese e gli artigiani reggere da qui fino al termine del 2012. Sono convinto che chi resiste quest’anno, poi potrà salvarsi - spiega Ariano Medeot, presidente provinciale della Confartigianato e del Consorzio di sviluppo industriale ed artigianale -. Ma, in attesa della svolta, è fondamentale, per quanto ci riguarda, aiutare tutti i settori, in particolare chi ha difficoltà ad accedere ai prestiti bancari. Presenteremo alla giunta camerale la proposta di un fondo di rotazione che consenta, per esempio, ai titolari della autofficine di avere la liquidità per i costosi interventi di messa in sicurezza imposti dalle nuove normative».

«Inoltre siamo sempre più vicini ai nostri associati - continua Medeot - attraverso nuovi servizi, dalle assicurazioni alle agevolazioni per calmierare le spese energetiche, accompagnandoli nel rapporto con istituti bancari, istituzioni, uffici sanitari, e abbiamo avviato uno studio per porre all’attenzione e affrontare il problema del gap fiscale con la Slovenia, perché non si può dimenticare che Gorizia e provincia, oltre alla recessione nazionale, subiscono la concorrenza di un Paese che ha costi e pesi fiscali per le aziende molto inferiori».

Un’idea che sembra calarsi perfettamente nel contesto della crisi, che tocca da vicino tante famiglie e non soltanto chi fa impresa, è quella della “tariffazione solidale”: «Ci crediamo molto e abbiamo subito raccolto l’invito lanciato dall’assessore comunale al welfare Romano – conferma Medeot –. È un modo per dare visibilità ai nostri artigiani e per dare una risposta importante dal punto di vista sociale alle persone e alle famiglie in difficoltà, anche a costo di fare un piccolo sacrificio abbassando le tariffe. Ci stiamo lavorando con i capi categoria e il risultato finale sarà un elenco di ditte che offriranno tariffe calmierate e il Comune farà poi da “interfaccia”. Penso in particolare agli anziani, magari con la pensione minima, o alle famiglie in difficoltà economiche che non potrebbero permettersi di far mettere a posto l’impianto elettrico o termoidraulico, andando incontro anche a rischi per la propria sicurezza».

 

Documenti allegati