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Il vertice di Confartigianato Gorizia incontra il Presidente di Confindustria Giuseppe Bono

Nei giorni scorsi il Presidente Bono ha incontrato, presso la sede della Confindustria isontina, il Presidente di Confartigianato Gorizia Ariano Medeot, accompagnato dal Direttore Generale Marco Gobbo. Obiettivo dell’incontro, richiesto dai rappresentanti del mondo delle piccole imprese artigiane, un confronto ed un’analisi sull’attuale situazione economica del territorio, con particolare riferimento alle dinamiche operative e produttive di Fincantieri come centrali e fortemente strategiche.

Il Presidente Medeot, in tal senso, ha voluto ricordare che da tempo, la gran parte di queste aziende sta affrontando percorsi di crescita e d’investimento nell’innovazione, nel miglioramento dei processi produttivi o di prodotto, per l’acquisizione di nuovo know how, per la formazione dei propri dipendenti, e nel contempo ha voluto rappresentare la persistente preoccupazione di molte aziende associate, rispetto la grande difficoltà ed in certi casi l’impossibilità di mantenere in questi momenti un minimo di marginalità rispetto la qualità del lavoro svolto.

Il Presidente Bono, da parte sua, ha ricordato che Fincantieri per prima è esposta a regole di mercato, cosa che non può non condizionare le scelte di acquisto e di organizzazione del lavoro. Detto ciò, ha voluto testimoniare assoluta sintonia sulla necessità di valorizzazione del tessuto produttivo locale.

L’ipotesi avanzata dal Presidente Medeot è che Confartigianato possa verificare, all’ interno della propria base associativa, la praticabilità di aggregazioni tra aziende fornitrici di Fincantieri che unendo le diverse specificità produttive, possano razionalizzare l’offerta, aumentando la competitività e conseguentemente la possibilità di aggiudicazione di commesse di maggiori dimensioni.

Il Presidente Bono ha manifestato assoluta disponibilità a questa proposta che va incontro alla necessità di Fincantieri di razionalizzare il processo produttivo e le conseguenti interlocuzioni con i fornitori dell’indotto.

I vertici delle due Organizzazioni si sono lasciati con la volontà di una verifica condivisa, sulle azioni che ragionevolmente si potranno intraprendere per sostenere in modo concreto il tessuto produttivo locale e tentare di invertire una situazione divenuta sempre più complessa. 

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