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Confartigianato Gorizia incontra il Vertice di Ditenave

 

Si è svolto presso la sede del Distretto Tecnologico Navale e Nautico, un incontro fra DITENAVE ed il  Comparto Regionale della Nautica aderente a Confartigianato.

All’incontro hanno partecipato, per DITENAVE, il Presidente Alfredo Pascolin, l’Amministratore Delegato Massimo Breda, il Direttore Paolo Richiardi, mentre il comparto nautica Confartigianato era rappresentato da Lucio Ceschia della Casa del Salotto di B. Ceschia & C. sas, Presidente Regionale del Comparto Nautica, Marco Gobbo, Vicedirettore di Confartigianato Gorizia e Lucio Marquardt di Cantiere Alto Adriatico 1977 SpA, membro del Comitato Direttivo del Comparto Nautica della Provincia di Gorizia.

L’incontro nasce in un periodo in cui entrambe le Organizzazioni stanno sviluppando il proprio piano strategico per il 2014.

Pur nella loro diversa missione, entrambe le Organizzazioni sono accomunate dalla finalità di supporto allo sviluppo della filiera nautica territoriale e dalla visione dell’innovazione e dell’ecocompatibilità come fattori imprescindibili di sviluppo.

In questo quadro, secondo Confartigianato, gioca un ruolo fondamentale la costruzione di un “Sistema Nautico Territoriale” che emerge dalla necessità e dal valore strategico di una alleanza, fortemente sentita dai cantieri e dalle imprese artigiane del territorio, col mondo della ricerca e delle istituzioni, percorso avviato nel marzo scorso con l’importante convegno tenutosi a Monfalcone sulle possibili relazioni e sinergie fra imprese artigiane, il Distretto Tecnologico, l’Università ed il mondo della formazione.

Il “Sistema Nautico Territoriale” non può prescindere da un confronto e da una aggregazione con le filiere contigue, come quelle dell’ospitalità, della musealità e dell’eccellenza agro-alimentare: la messa a sistema di realtà imprenditoriali in un contesto territoriale unico (che va dalla Laguna al Carso, dalla Falesia alle vie fluviali, che comprende memorie dalla preistoria ai teatri della Prima Guerra Mondiale, il fasto schivo delle ville così come la bellezza austera dei castelli, in un paesaggio mai uguale) e che sappia far leva su prodotti e servizi tanto radicati nella tradizione quanto a forte contenuto innovativo, può essere una leva di marketing che non ha uguali.

Una componente di particolare attenzione è quella del Comparto della Piccola Pesca, anch’esso colpito dalla crisi, con cui avviare un percorso che gli restituisca competitività e valore attraverso soluzioni tecniche e sinergie di promozione.

Uno dei punti cardine del “Sistema Nautico Territoriale” è quello di rafforzare lo sviluppo del cluster nautico locale non tanto in termini di quantità, quanto di qualità e, tendenzialmente, di eccellenza, sviluppando un’offerta basata sull’innovazione rispettosa dell’ambiente ed orientata al mercato Nord Europeo, con cui stabilire un legame a tutto tondo.

Analogo legame va strutturato con le economie emergenti dei paesi viciniori, in primo luogo la Croazia, per le opportunità che questi paesi offrono e per trasformare in crescita comune una minaccia ed una lotta all’ultimo prezzo.

Questa visione si sposa pienamente col progetto della Macro Regione Europea Adriatico-Ionica, dove la nostra regione, per storia, competenze e realtà, può avere una funzione aggregativa e proattiva di significante rilievo.

Stante la rilevanza del ruolo dell’innovazione, è stata anche espressa una seria preoccupazione per il Piano Regionale per la Ricerca, dove il comparto navalnautico non trova spazio alcuno pur a fronte della possibilità di caratterizzare il cluster proprio su questi temi.

Infine, è stato anche considerato il valore che la cultura del mare in tutti i suoi aspetti può avere in termini sia di tutela del patrimonio culturale che come leva di marketing, potendo, caso unico in Italia, associarsi l’innovazione e la tradizione in un continuo scambio di esperienze ed in un potente strumento di richiamo di armatori, studiosi, imprese ed appassionati. 

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